mercoledì 26 novembre 2014

#iosostengolapiccolaeditoria - Un contratto con Mondadori: il percorso artistico di ANDREA FRANCO, da una piccola casa editrice a un contratto con la big



A sostegno della piccola editoria abbiamo deciso di intervistare alcuni autori, già ampiamente affermati nel mondo della letteratura, che prima di aver avuto un contratto con una major hanno pubblicato con piccole Case editrici (CE).

È interessante, secondo noi, capire il punto di vista anche degli autori e in che modo possono consigliare il lavoro che svolgono le piccole case editrici.


 
Vi presentiamo Andrea Franco autore di “L’odore del peccato”, attualmente sotto contratto con la Mondadori

Oltre all’attività di autore svolge anche lavori di editing e professional reading.

Per ulteriori informazioni sull'autore consultate il suo sito
 
  


Magla: Ciao Andrea, benvenuto e grazie per la disponibilità con cui hai aderito all’iniziativa e a concederci questa intervista! :-)

Andrea Franco: Grazie a voi per l’invito, per me è un vero piacere poter parlare del mio lavoro, di libri, di scrittura.


Magla: Allo stato attuale quante sono le tue pubblicazioni?
Andrea Franco: Be’, tra romanzi, racconti, articoli, credo oltre quaranta pubblicazioni, anche se non il numero che conta, ma la qualità. Da questo punto di vista mi ritengo fortunato, perché dopo i primi “esperimenti” sono approdato a Delos, Hobby & Work, Mondadori.

Magla:  Che genere letterario affronti?
Andrea Franco: Diversi generi, giallo/thriller storico, fantasy, thriller, fantascienza. Ultimamente mi concentro più che altro sul giallo/thriller storico.

Magla: Quali sono i tuoi progetti futuri?
Andrea Franco: Continuare la mia serie con monsignor Verzi (il protagonista de “L’odore del peccato”, romanzo vincitore del Premio Tedeschi 2013), scrivere un buon romanzo di fantascienza, progettare un romanzo storico.

Magla: Parliamo ora dei tuoi esordi, perché se è una grande soddisfazione affermarsi nel proprio lavoro, è anche vero che la strada per “arrivare” è dura e difficile e spesso i giovani autori e le autrici esordienti tendono a dimenticare quanta fatica c’è dietro al proprio successo. Ci puoi raccontare, quindi, qualcosa dei tuoi inizi?
Andrea Franco: Ho iniziato a scrivere da ragazzo, ma solo dieci anni fa ho cominciato a farlo seriamente. Gli inizi sono stati difficili, ma entusiasmanti. Ogni traguardo era un’emozione pura, i primi premi, le prime case editrici che mi selezionavano. Il salto di qualità è arrivato con Delos, quando è stato selezionato il mio romanzo breve per una collana fantasy. Da quel momento ho capito che potevo puntare a crescere ancora. La prima pubblicazione con Mondadori è del 2009, è arrivata per caso, quasi, ma è stata il risultato di tanto lavoro, perché la fortuna un po’ ci mette lo zampino, ma noi autori dobbiamo farci trovar pronti, lavorare sulla nostra scrittura, non cedere alle tentazioni facili, non credere di essere arrivati.
 
Magla: Con quale CE hai iniziato a pubblicare?
Andrea Franco: Con una CE piccolissima: Traccediverse. Il tutto grazie alla selezione di quella che oggi è una cara amica: Eleonora Alessio, che lesse i miei raccontini e decise che poteva proporli per la pubblicazione. Cinque raccontini, poca roba, ma… 



Magla: Cosa puoi raccontarci del tuo rapporto con la tua CE?
Andrea Franco: Oggi lavoro principalmente con Delos Books e Mondadori. Con Delos il rapporto è di lunga data, ormai, ed è come una grande famiglia, con tanto entusiasmo e tanto dialogo. Quando ho iniziato a scrivere per Mondadori alla guida delle collane da edicola c’era il grande (Sergio) Alan D. Altieri, persona squisita, aperta al dialogo. Il rapporto è stato facile e speciale dal primo momento. L’avvicendamento ha portato la collaborazione con Franco Forte (già in Delos), quindi il mio rapporto con l’editore non è mutato, è rimasto molto diretto, schietto, collaborativo. Questo non significa che si pubblichi con facilità, ma che si discute di tutto apertamente.
Il rapporto passato non la prima casa editrice non è finito bene, per tanti motivi, ma posso dire che in tante piccole CE ho trovato ottima qualità e grande collaborazione, come con Graphe.it, per esempio. E tanta qualità, anche.



Magla: In che cosa cambia rispetto a una major?
Andrea Franco: Il rapporto con una piccola casa editrice è più semplice, più rapido. Non cambia molto, se si lavora puntando alla qualità e cercando di intuire il gusto del pubblico. Certo, le piccole CE accettano ogni proposta di autori più noti con entusiasmo, mentre in Mondadori devi sudare tutto. Ma è anche vero che le piccole realtà hanno problemi di soldi che le frenano e spesso anche le idee buone rimangono al margine. Alla fine scrivere e farsi pubblicare rimane sempre un lavoro duro. E farsi comprare, soprattutto.

Magla: Tu che hai entrambe le esperienze di pubblicazione, puoi dirci quali sono i punti di forza di una piccola CE e quali sono, invece, i punti deboli su cui dovrebbero lavorare?
Andrea Franco: Punto di forza è la possibilità (necessità) di attingere a nuove leve, a emergenti, cercare il nuovo autore, mentre le grandi spesso puntano su nomi sicuri, sulle certezze che portano tante copie e tanti soldi. Se da una parta paga a livello economico, certe volte è lo stimolo a venire meno, la ricerca, la crescita, quindi questo è un punto a favore per le piccole CE. Su cosa lavorare? Sulla qualità, senza dubbio, perché molte piccole CE pubblicano testi non sempre meritevoli (e loro non se lo dovrebbero permettere), non fanno un buon editing (spesso non ci sono persone in grado di farlo o si improvvisano persone che non dovrebbero fare questo lavoro), non fanno belle copertine (fondamentale per attirare il lettore). Insomma, a volte curano poco il pacchetto finale, magari pensato chissà cosa (e qui mi censuro un pochino!). Non tutte, eh, ma la maggior parte. Molte lavorano bene, come le citate Delos e Graphe.it con le quali lavoro e ho lavorato sempre bene e con piacere. Molte altre sono approssimative e… non dovrebbero permetterselo.

Magla: Un messaggio per i lettori… 
Andrea Franco: Appoggiate la narrativa italiana. In Italia si tende a premiare lo straniero, ma funziona così solo da noi, gli altri, amano anche i prodotti vicini a loro. Scegliete con cura cosa leggere e non fate distinzione tra italiano e non italiano, ma tra bravo e non bravo. E non cercate sempre i soliti nomi. Cercate il nuovo, sperimentate. Anche se a volte pescherete male, ovvio. Non importa.   
Un ultima cosa... vi aspetto sul mio sito www.andreafranco.net o sulla pagina wikipedia.
Se vi ho incuriosito, vi invito a leggere il mio nuovo romanzo “1849: Guerra, Delitti, Passione”.
E fatemi sapere, eh? A presto... (Andrea)


Ringraziamo Andrea Franco perché ha scelto di sostenere questa iniziativa offrendo in omaggio un suo libro "1849" di ultima uscita! 

Ancora grazie per la disponibilità e un grande in bocca a lupo da tutto lo staff Magla!


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