venerdì 5 dicembre 2014

#iosostengolapiccolaeditoria: Varietà editoriale e determinazione, ecco la CIESSE EDIZIONI!

Buongiorno a tutti, oggi presentiamo la CIESSE Edizioni di Padova.

Ecco i loro recapiti online:

 

 



 


Magla:Da quanto tempo operrate nell'editoria?
Ciesse: Dal 2010.

Magla: Su che tipo di publicazioni vi siete specializzati?
Ciesse: Romanzi di narrativa contemporanea, storica, per ragazzi, fantasy/Sci-Fi, gialli/thriller, ma anche saggistica, biografie, poesie e altri generi quali manualistica o testi umoristici.

Magla:Qual è il vostro pubblico di lettori, a chi vi proponete?
Ciesse: Spaziamo su ampi generi, con 12 collane possiamo dire che ce n’è per tutti i gusti letterari.

Magla:Quanto puntate sulle pubblicazioni cartacee e quanto invece sugli ebook?
Ciesse: In egual misura, noi pubblichiamo tutti i nostri titoli, che siano poesie o un saggio, anche nella versione digitale.

Magla:Quanti titoli sono previsti in catalogo per il 2015 e quanti ne ipotizzate per il 2016?
Ciesse: Nella norma pubblichiamo 2/3 titoli al mese, quindi ipotizziamo circa 24/30 titoli all’anno, così sarà anche per il 2016 e per gli anni futuri.


Magla:Quali sono i problemi che incontrate come piccola CE nel mondo editoriale? In che modo li arginate o li risolvete?
Ciesse: Crediamo sia un problema comune a tante altre piccole realtà editoriali: la distribuzione, purtroppo monopolizzata dalle Big. Il problema si risolve con uno o più buoni distributori nazionali indipendenti con cui interagire e rapportarsi al meglio. Poi le opere di qualità venderanno sempre, basta solo trovare il modo per farle raggiungere più scaffali possibili.

Magla:La grande distribuzione è uno dei problemi che affligge le piccole CE: nelle librerie trovano sempre più spazio titoli delle major e sempre meno posto è dedicato ai volumi proposti dalla piccola editoria, così come la disponibilità per incontri e presentazioni. Avete trovato idee alternative a ciò?
Ciesse: Consigliamo sempre ai nostri autori di promuovere i propri libri anche e soprattutto oltre le librerie legate ai grandi gruppi editoriali (Mondadori, Feltrinelli, Giunti, etc.) che, tra le altre cose, non garantiscono un buon risultato perché sperano sempre che sia l’autore a portare gente che potrebbero diventare nuovi clienti. Non tutte le librerie vantano doti organizzative interessanti per un autore poco conosciuto, per cui a volte è meglio una biblioteca civica o una sagra paesana dove il risultato è di sicuro successo. Abbiamo autori che fanno banchetti pure al mercato del loro paese, con risultati di vendita stupefacenti. Marco Butticchi ha iniziato così e pure molti altri grandi nomi della letteratura. In pratica, chi ha scritto un libro sui templari dovrebbe partecipare a manifestazioni medievali, solo per fare un esempio, e proporre il proprio libro a quei lettori che sicuramente saranno interessati al genere. Il libro non si vende da sé, quindi andrà fatto conoscere il più possibile, con fantasia e ingegno se non si è un famoso big della letteratura.

Magla:Ritenete che internet sia un buon veicolo per la vendita dei vostri volumi? Vendete tramite il vostro sito o siete presenti anche nei maggiori store on line?
Ciesse: Noi siamo presenti in modo massiccio su internet, disponiamo di un sito web, di un e-commerce on line e di un blog, oltre a essere presenti sui principali social network. Sì, è un buon veicolo, soprattutto per vendere i nostri titoli direttamente. Altresì, i nostri libri sono reperibili in ogni altro store on line specializzato, ma non basta per sopravvivere, serve altro. Come abbiamo detto, uno o più distributori nazionali indipendenti fanno una grossa differenza, soprattutto quelli che hanno agenti e rappresentati che girano per le librerie ove possono presentare i titoli novità.

Magla:Q uali ambiti intendete sviluppare tramite i mezzi informatici? In che aspetto internet è una risorsa per voi?
Ciesse: Internet raggiunge un mondo di persone, esserci significa farci conoscere anche oltre i nostri limiti. E pure su internet il passa parola è buona cosa e giusta. Su questo fronte, abbiamo i mezzi informatici ben piazzati.

Magla: Pensate di sperimentare canali alternativi di vendita, oltre alle fiere e presentazioni?
Ciesse: Le presentazioni da parte degli autori sono come i concerti per un musicista, cioè vitali per far conoscere se stesso e la propria opera. Le fiere, invece, sono quasi sempre inutili, sovente si riesce a malapena a recuperare i costi sostenuti per parteciparvi. Noi pubblichiamo romanzi corposi, strutturati e impegnativi, sono libri che si leggono in giornate e non in ore. Non sempre incontriamo lettori che intendono veramente “leggere” in giro per le fiere, per questo abbiamo ridotto considerevolmente la nostra partecipazione. Poi, se ci è consentito e senza toccare le suscettibilità di altri colleghi editori, nelle fiere si vende se ci si inventa un po’ “ambulanti o piazzisti”, e la cosa non fa per noi. Men che meno fa per noi la fiera tipo quella di Torino, dove c’è di tutto e di più e la gente fa la coda solo per acquistare, presso lo stand di Mondadori, l’ultimo libro di Fabio Volo. Cioè un libro che troveresti pure dal tabaccaio vicino casa.



Magla: I social network in che modo possono essere una risorsa per una piccola CE che non arriva a una distribuzione capillare dei suoi prodotti?
Ciesse: Buona idea quella dei social network, e siamo convinti che ovunque sia possibile raggiungere un più vasto pubblico è bene esserci, ma non è tutto. Il nostro obiettivo è la maggior distribuzione possibile nelle librerie, nelle biblioteche, nelle scuole e, perché no, anche nelle edicole. Internet è zona di informazione, un biglietto da visita, ma poi ci si deve destreggiare nel mondo reale. 
 

Magla: Parliamo ora dei rapporti con gli altri attori del mondo editoriale. Partiamo dagli scrittori: con che criteri selezionate i vostri autori? Pubblicate anche esordienti? Com'è impostato il rapporto CE-autori?
Ciesse: Se un autore si presenta bene è già quasi sicuro che sa scrivere altrettanto bene. Molti autori non sanno presentarsi o lo fanno in modo goffo e assurdo. Cosa mai avranno scritto costoro? Per questo la lettera di presentazione è importante, a noi serve capire chi è l’autore e quali obiettivi si pone prima di passare successivamente all’opera. Noi firmiamo il contratto con l’autore, non con l’opera. Un libro bellissimo con un autore egocentrico e arrogante, non ci interessa. Non è rilevante che un autore sia esordiente o meno, l’importante è che abbia scritto un buon libro e che abbia voglia di mettersi in gioco. A noi il rischio d’impresa, all’autore l’entusiasmo di pubblicare la sua opera con l’impegno di farla conoscere. Su queste basi si possono costruire soddisfacenti rapporti di collaborazione reciproca. L’entusiasmo è contagioso, se manca a uno dei due soggetti in causa, è un problema.

Magla: Che rapporto avete con i blog letterari o lit blog? Pensate che possano influenzare il mercato editoriale e condizionare le scelte dei lettori? E se sì, ciò può essere una risorsa?
Ciesse: Dipende dai blog, non sempre chi collabora alla redazione è un professionista dell’editoria e, a volte, il giudizio espresso è sovente una convinzione più personale che professionale. Alcuni, invece, fanno bene il loro mestiere e possono diventare interessanti, ma da qui a dire che riescano a influenzare il mercato, ce ne vuole.

Magla: Adesso veniamo a uno dei tasti dolenti: gli Editori a Pagamento (Eap), secondo voi quali sono le ragioni per questo fenomeno, sempre più dilagante? Vi hanno tolto fette di mercato o sono due segmenti differenti, che non interagiscono tra loro?
Ciesse: Se un testo è buono, prima o poi un editore lo si trova. Chi si scoraggia dei rifiuti e si affida a un editore a pagamento non fa un buon servizio a se stesso e nemmeno alla letteratura italiana. Purtroppo è l’egocentrismo, altre volte l’inesperienza, che fa pagare un autore per farsi pubblicare e, basandosi su questo ampio fenomeno, le case editrici a pagamento sono sempre più aggressive. Siamo contrari all’EAP (editoria a pagamento), ma è un fenomeno che continua a infliggere danni alla letteratura indipendentemente e resta un fatto duro da estirpare. A noi non ci aggiunge o toglie nulla, né fette di mercato né autori che, in tal caso, non farebbero per noi. Danneggia la letteratura, questo sì. Anche se un autore, che pubblica a pagamento, avesse scritto l’opera del secolo, raramente vedrà uno scaffale di libreria, questo è certo, come è altrettanto un vero peccato.

Magla: E che giudizio date sul sempre più dilagante fenomeno dei Self? Ciò per voi è una risorsa o un ulteriore elemento di depauperamento dell'intero sistema editoriale?
Ciesse: Il nostro editore ha una sua chiara filosofia: lo scrittore scrive, l’editore edita. Un prodotto letterario deve avere un editore, altrimenti è un far da sé, un autoprodotto che non ha ricevuto alcun filtro o una qualsivoglia selezione. Tutto si può fare, ci mancherebbe altro, ma la professionalità si vede anche attraverso queste piccole cose. Poi ognuno faccia quel che crede, ma poi non lamentiamoci se la letteratura italiana è scadente.

Magla: Come perseguite il difficile lavoro di CE onesta, che supporta i propri scrittori, spesso esordienti, senza chiedere nulla in cambio se non il loro talento? Cosa vi spinge a proseguire su questa filosofia, nonostante la profonda crisi che ha investito anche il mondo letterario?
Ciesse: Opere di qualità e autori di talento ci spingono a proseguire per questa strada. Sarà anche irta di insidie e pericoli, ma con un buon catalogo e una squadra di autori “d’assalto”, come sono molti dei nostri scrittori, si va ovunque, anche se il cammino risulta lento.

Magla: Volete dire qualcosa ai vostri lettori?
Ciesse: Leggete i nostri libri, non ne troverete uno che non sia di qualità e sarà certo un ottimo intrattenimento letterario.

Magla: E ai vostri scrittori?
Ciesse: Non fermatevi mai e continuate a scrivere. Un’opera è un esordio, due inizia a essere un’attività. Da tre e oltre potrete fregiarvi del titolo di “scrittore”.

Magla: E agli altri editori?
Ciesse: Chiaramente ci rivolgiamo ai colleghi NO Eap: teniamo duro e avanti così.


Ringraziamo la Ciesse Edizioni per aver aderito all'iniziativa #iosostengolapiccolaeditoria
 
Li ringraziamo per la disponibilità a concederci questa intervista 

Ringraziamo la Ciesse Edizioni per aver messo  come premio in palio il suo ebook:

 "L'Arca dell'alleanza"



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