Buongiorno a tutti, oggi presentiamo la Casa editrice Libro
Aperto International Publishing con cinque operatori in organico, diciotto
scrittori pubblicati e un catalogo di trentacinque opere.
Magla: Da quanto tempo operate
nell'editoria?
Libro Aperto: Siamo attivi nel settore da tre anni,
ma il lavoro è iniziato un anno prima con la selezione delle prime opere
pubblicate.
Magla: Su che tipo di pubblicazioni vi siete
specializzati?
Libro Aperto: Siamo specializzati in opere di
Narrativa, in tutti i suoi sotto generi.
Magla: Qual è il vostro pubblico di lettori,
a chi vi proponete?
Libro Aperto: Cerchiamo di proporre un catalogo
eterogeneo, per coinvolgere il maggior numero di lettori. I nostri titoli sono
tutti diversi tra loro, coprendo svariati generi letterari e dedicandoci a
tutte le fasce di età.
Magla: Quanto puntate sulle pubblicazioni
cartacee e quanto invece sugli ebook?
Libro Aperto: Puntiamo su entrambi i formati con lo
stesso impegno e la stessa dedizione, anche se gli eBook in questo periodo
regalano davvero grandi soddisfazioni.
Magla: Quanti titoli sono previsti in
catalogo per il 2015 e quanti ne ipotizzate per il 2016?
Libro Aperto: Per il 2015 prevediamo almeno otto
titoli nuovi, per il 2016 dieci.
Magla: Quali sono i problemi che incontrate
come piccola CE nel mondo editoriale? In che modo li arginate o li risolvete?
Libro Aperto: I problemi per le piccole case
editrici sono legati soprattutto alla distribuzione libraria. Abbiamo una
distribuzione nazionale, ma per quanto riguarda le librerie, incontriamo molti
problemi dovuti allo scetticismo e ai pregiudizi verso i piccoli editori. Per
cercare di arginarli, cerchiamo di contattare personalmente le librerie,
proponendo i nostri titoli, le nostre novità e mettendoli al corrente del
nostro lavoro.
Magla: La grande distribuzione è uno dei
problemi che affligge le piccole CE: nelle librerie trovano sempre più spazio
titoli delle major e sempre meno posto è dedicato ai volumi proposti dalla
piccola editoria, così come la disponibilità per incontri e presentazioni.
Avete trovato idee alternative a ciò?
Libro Aperto: Come anticipato prima, le librerie
non sono molto propense a dare spazio ai piccoli editori, ma continuiamo a proporci e talvolta incontriamo persone che
fanno questo lavoro con passione e con la voglia di dare voce anche a chi non
rientra nei grandi processi distributivi. Lo stesso problema s’incontra quando
si vuole organizzare un evento, ma per questo cerchiamo anche altri luoghi,
come sedi di associazioni o locali, spesso molto più disponibili e interessati
a organizzare qualcosa di diverso con l’aiuto e la collaborazione della casa
editrice.
Magla: Ritenete che internet sia un buon
veicolo per la vendita dei vostri volumi? Vendete tramite il vostro sito o
siete presenti anche nei maggiori store on line?
Libro Aperto: Internet è il canale di vendita
maggiore in questo momento e ci aiuta sicuramente a diffondere i nostri titoli.
Vendiamo attraverso il nostro sito e siamo presenti nei principali store
online.
Magla: Quali ambiti intendete sviluppare
tramite i mezzi informatici? In che aspetto internet è una risorsa per voi?
Libro Aperto: Internet aiuta a farci conoscere e
soprattutto, aiuta gli autori ad arrivare in modo più immediato al pubblico dei
potenziali lettori. Grazie ai Social, un autore non è solo un nome sulla
copertina del suo libro, ma diventa qualcuno con cui puoi avere una
conversazione, seppur virtuale, a cui puoi fare domande, con cui puoi entrare
facilmente in contatto. Tutto ciò avvicina in modo significativo autori e
lettori e rende anche noi, come casa editrice, più accessibile, più disponibile
a rispondere a quesiti o a dare informazioni riguardo il nostro lavoro.
Magla: Pensate di sperimentare canali
alternativi di vendita, oltre alle fiere e presentazioni?
Libro Aperto: Utilizziamo ogni canale di vendita,
quindi fiere del settore sicuramente, molto importanti se non fondamentali per
cercare di uscire dall’anonimato, inoltre le presentazioni sono sempre un buon
mezzo per avvicinare i lettori ai nostri titoli. Altro canale di grande impatto
è il Web e la presenza dei nostri titoli negli store online conosciuti e
utilizzati dal popolo informatico.
Magla: I social network in che modo possono
essere una risorsa per una piccola CE che non arriva a una distribuzione
capillare dei suoi prodotti?
Libro Aperto: I Social Network, come dicevo prima,
sono di aiuto a ogni singolo autore, oltre che alla casa editrice, perché
permettono un contatto abbastanza diretto tra autore e lettore. Tramite i
Social, possiamo diffondere e far conoscere i nostri libri, possiamo diffondere
eventi e iniziative, curiosità sul nostro lavoro o sulle opere stesse.
Magla: Parliamo ora dei rapporti con gli
altri attori del mondo editoriale. Partiamo dagli scrittori: con che criteri
selezionate i vostri autori? Pubblicate anche esordienti? Com'è impostato il
rapporto CE-autori?
Libro Aperto: Valutiamo opere per lo più inedite,
di autori emergenti e non, senza alcuna distinzione. Valutiamo opere che
rientrino nelle nostre linee editoriali, cerchiamo una storia originale, che
possa arrivare a un pubblico vasto, nonché autori collaborativi e disposti a
rischiare insieme a noi. Ci avvaliamo di un comitato di lettura formato da
persone che amano i libri e dai gusti letterari più svariati, in modo da avere
un primo impatto su dei potenziali lettori.
Magla: Che rapporto avete con i blog
letterari o lit blog? Pensate che possano influenzare il mercato editoriale e
condizionare le scelte dei lettori? E se sì, ciò può essere una risorsa?
Libro Aperto: I Blog al momento sono una preziosa
risorsa, soprattutto per le piccole realtà editoriali. Abbiamo alcune
collaborazioni attive e di questo ne siamo felici, anche se a essere sinceri,
abbiamo incontrato molti ostacoli in questo percorso: abbiamo ricevuto diversi
rifiuti da blog interessati solo ai grandi marchi o al settore del self
publishing, che hanno ammesso di non essere interessati ai piccoli editori. I
blog letterari hanno un grande seguito e sì, influenzano molto le scelte dei
potenziali lettori.
Magla: Adesso veniamo a uno dei tasti
dolenti: gli Editori a Pagamento (Eap), secondo voi quali sono le ragioni per
questo fenomeno, sempre più dilagante? Vi hanno tolto fette di mercato o sono
due segmenti differenti, che non interagiscono tra loro?
Libro Aperto: Gli Editori a pagamento esistono
perché ci sono autori disposti a pubblicare in ogni modo possibile e che
scelgono la via più facile e veloce per arrivare a una pubblicazione. Hanno la
loro fetta di mercato, certo, ma credo sia ben distinta e che stia perdendo
anche molto negli ultimi tempi.
Magla: E che giudizio date sul sempre più dilagante fenomeno dei
Self? Ciò per voi è una risorsa o un ulteriore elemento di depauperamento
dell'intero sistema editoriale?
Libro Aperto: Per il Self Publishing bisognerebbe fare un discorso
lungo e tortuoso. C’è chi lo sceglie perché davvero ci crede, perché ha scritto
qualcosa che ritiene buono e vorrebbe che arrivasse ai lettori in un modo
semplice e veloce; c’è chi lo sceglie come ultima risorsa, dopo aver ricevuto
diversi rifiuti; c’è chi lo sceglie perché pensa di poter fare tutto da solo,
di non aver bisogno di una selezione, di un editore che faccia un lavoro come
si deve o perché reputa la piccola editoria come qualcosa di inferiore e
inutile. Ci sono diverse motivazioni che possono spingere un autore verso il
self publishing, noi non ne condividiamo nessuna. Si tratta di un fenomeno
dilagante e se vogliamo, un po’ di moda, che spinge tutti - e dico proprio
tutti - a pubblicare qualsiasi cosa, con il risultato di avere un mercato
saturo. Se hai scritto un libro e sei sicuro del tuo lavoro, se pensi sia buono
e che meriti di essere pubblicato, allora potresti seguire il normale iter,
cercare un editore serio, anche piccolo, perché se vali, prima o poi, verrai
notato.
Magla: Come perseguite il difficile lavoro
di CE onesta, che supporta i propri scrittori, spesso esordienti, senza chiedere
nulla in cambio se non il loro talento? Cosa vi spinge a proseguire su questa
filosofia, nonostante la profonda crisi che ha investito anche il mondo
letterario?
Libro Aperto: Il momento è difficile, certo, ma non
impossibile da affrontare. Si fanno scelte mirate, si pubblica meno e con più
criterio, si cerca di promuovere i propri testi al meglio, si organizzano
eventi, si partecipa alle fiere del settore e si sopravvive, giorno per giorno,
con determinazione, con la voglia di crederci sempre. L’editoria è questa, la
vera editoria. Un editore non chiede alcun contributo perché pubblicare un
libro è un investimento, comporta un rischio che bisogna assumersi perché è
questo ciò che facciamo, rischiamo. E crediamo in ciò che facciamo, non
potremmo pensare a un modo diverso di fare editoria.
Magla: Volete dire qualcosa ai vostri
lettori?
Libro Aperto: Ai lettori vorremmo solo dire di
prendere sempre in considerazione le piccole case editrici, perché potrebbero
riservare delle piacevoli sorprese. Non cercate di andare sempre sul sicuro,
rischiate, proprio come facciamo noi nel pubblicare scrittori magari meno
conosciuti, ma non di certo meno talentuosi e meritevoli.
Magla: E ai vostri scrittori?
Libro Aperto: Agli scrittori vorremmo dire di
affidarsi sempre al proprio editore, perché cerca di fare solo i vostri
interessi e quelli dei vostri libri e soprattutto, collaborate, sempre, perché
la pubblicazione di un libro è un progetto a lungo termine da portare avanti
insieme.
Magla: E agli altri editori?
Libro Aperto: Apprezziamo i piccoli editori di cui
leggiamo molte pubblicazioni e devo dire che lavorano davvero bene. Crediamo
nella piccola editoria, nel lavoro e nell’impegno che ci mettono, quindi
vogliamo augurare a tutti loro buon lavoro e buon proseguimento con i vostri
progetti.
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